14° CORSO di KOBUDO
Stile MATAYOSHI
Regione Lazio
Stagione 2022 - 2023
PALALEVANTE
Via Francesco Compagna, 9
00155 ROMA
(Zona Colli Aniene)
L’intento del Corso è quello di promuovere questa disciplina nella Regione Lazio, sia sotto l’Aspetto Tradizionale, con il Corso stesso, sia sotto l’Aspetto Sportivo attraverso i Campionati Regionali ed i Contest Internazionali.
DESCRIZIONE e FINALITA’ del CORSO
Il Corso è articolato su più livelli, in funzione delle capacità e delle esigenze dei partecipanti.
Per i Principianti lo scopo del Corso è l’acquisizione delle tecniche fondamentali di maneggio del Bo, del Nunchaku, dei Sai e dei Tonfa, attraverso lo studio degli Hojo Undo (fondamentali in movimento), dei Kata, dei Bunkai, etc.
Per gli Atleti Esperti, il completamento ed il perfezionamento di quanto sopra più una introduzione alle Armi Superiori, tra le quali: l’Eku (Remo), la Kuwa (Zappa), il Sansetsukon (Nunchaku a 3 sezioni), i Kama (Falcetti), il Nunti (Arpione), etc.
Il Corso ha inoltre finalità diverse in funzione dell’età ed agli interessi dei praticanti.
Per i più giovani, ad esempio, parte del lavoro è orientato anche alla prestazione sportiva ed alla competizione.
Per gli Adulti il lavoro è di stampo più tradizionale; indirizzato alla massima efficacia e conforme ai principi caratteristici dello Stile.
Per i Tecnici viene posto l’accento sulla didattica dell’insegnamento ovvero, parallelamente al lavoro tecnico, viene offerta una metodologia progressiva di avvicinamento alle Armi Tradizionali, da riportare nelle proprie palestre.
Per tutti, i programmi sono calibrati per arrivare a fine Corso con un bagaglio tecnico idoneo al livello raggiunto e con una preparazione adeguata all’accesso ed al superamento degli Esami di Graduazione, Nazionali o Internazionali (con il M° Oshiro Zenei).
REQUISITI e CONDIZIONI
- Potranno accedere al Corso solamente gli Atleti ed i Tecnici regolarmente iscritti, non è consentito l’ingresso del pubblico.
- Tutti gli iscritti si intendono in regola con la Certificazione Medica (il controllo della regolarità della certificazione è a carico dell’Atleta Maggiorenne, del Tutore Legale dell’Atleta Minorenne e dei Tecnici Accompagnatori).
- Il Corso è riservato esclusivamente agli Atleti nati nel 2013 e negli anni precedenti.
- E’ aperto agli Atleti di tutte le Società Sportive purché tesserati presso un Ente Promozionale o una Federazione riconosciuta dal CONI.
- Per tutti gli Appuntamenti diversi dal Corso Regionale di Kobudo, ovvero Gare, Meeting, Stage Nazionali, etc., si fa riferimento ai comunicati specifici per l’Evento in questione.
DURATA e CADENZA*
Il Corso ha durata annuale, la cadenza è mensile.
Le date sotto indicate sono suscettibili di variazioni:
1) Domenica 08 Ottobre 2023 (Roma)
2) Domenica 29 Ottobre 2023 (VT)
Domenica 12 Novembre 2023
13° Kobudo Contest (Roma)
3) Domenica 03 Dicembre 2023 (VT)
4) Domenica 21 Gennaio 2024 (Roma)
Sabato e Domenica 17 e 18/02 Febbraio 2024
14° Meeting di Kobudo (Roma)
www.kobudoitalia.it
5) Domenica 03 Marzo 2024 (Roma)
Domenica 10 Marzo 2024
Coppa di Primavera (VT)
Pasqua - 31 Marzo 2024
6) Domenica 14 Aprile 2024 (Roma)
7) Domenica 12 Maggio 2024 (Roma)
Domenica 19 Maggio 2024 (Roma)
Campionato Regionale Kobudo
8) Domenica 09 Giugno 2023 (VT)
Stage Regionale ed Esami NB: il Meeting ed il Contest Internazionale di Kobudo, il Campionato e lo Stage Regionale, gli Esami, fanno parte integrante del Corso; ulteriori dettagli nei Comunicati ad essi dedicati.
ORARIO*
PRINCIPIANTI: dalle 09.00 alle 11.30
ATLETI ESPERTI: dalle 09.00 alle 12.30
SEDE*
PALALEVANTE
Via Francesco Compagna, 9
00155 Roma (Colli Aniene)
Inoltre, sono Sede del Corso, tutte le attività che pur facendo parte integrante del Corso non si terranno presso il PALALEVANTE per motivi organizzativi.
Per tutte le attività “fuori sede” si fa riferimento ai singoli Comunicati.
DOCENTI
M° OSHIRO ZENEI: 8° Dan di Kobudo Stile Matayoshi; allievo diretto del M° Shinpo Matayoshi (figlio del fondatore dello Stile); già responsabile di Stile in Europa; membro della Commissione di Kobudo FFKDA (Fédération Française de Karaté et Disciplines Associées); fondatore e Direttore Tecnico dell’ AIKO (Académie Internationale de Kobudo d'Okinawa).
E’ il Referente Internazionale di Stile; viene due volte l’anno in Italia, in occasione del Meeting e dello Stage Nazionale; presiede, certifica e firma gli Esami di Dan.
M° ETTORE MOROLLI: 3° Dan di Kobudo Stile Matayoshi; Fondatore e Direttore Tecnico della Kobudo Italia.
Accreditato dal M° Oshiro Zenei, è il Responsabile di Stile della sua scuola per l’Italia; verifica e certifica gli Esami di Kyu in sua vece; vaglia ed autorizza le candidature agli Esami di Dan.
M° FRANCESCO NARDI: 3° Dan di Kobudo Stile Matayoshi e Vicedirettore Tecnico della Kobudo Italia.
Affianca o Sostituisce il Direttore Tecnico; è autorizzato alla firma in tutte le attività in cui non può presenziare il Direttore Tecnico.
ATTESTATI e RICONOSCIMENTI INTERNAZIONALI
A fine Corso, previa superamento dell’Esame, verranno rilasciati gli Attestati con il Grado Conseguito.
Gli Attestati di Kyu (ovvero le Cinture Colorate) vengono rilasciati a fine Corso dal Comitato Regionale e sono firmati dai Responsabili Nazionali (M° Ettore Morolli e/o M° Francesco Nardi) su delega del Responsabile di Stile, M° Oshiro Zenei.
Gli Attestati di Dan (ovvero le Cinture Nere) vengono rilasciati dal Comitato Nazionale e sono firmati dal M° Oshiro Zenei.
Per accedere agli Esami di Dan è necessario essere in possesso del 1° Kyu (ovvero la Cintura Marrone) riconosciuto dalla Kobudo Italia.
Per gli Atleti provenienti da altre organizzazioni è possibile fare un Esame di Verifica per il Riconoscimento del Grado Conseguito.
Ulteriori Informazioni:
sul sito www.kobudoitalia.it e all’indirizzo mail lazio@kobudo.cloud unitamente a:
Nome, Cognome e Recapito Telefonico.
12th Kobudo Meeting of Rome Ritorna il grande Kobudo a Roma Articolo di Bordo Vittorio
Finalmente, dopo oltre due anni di pandemia e di programmazioni ridotte ai minimi termini, il Grande Kobudo è tornato a Roma; e se mi permetto di scrivere “Grande” con la G maiuscola è solo per sottolineare lo spessore dei personaggi che quest’anno hanno dato lustro alla Kermesse Internazionale con la loro presenza; infatti, dopo un periodo di alterne fortune con il Covid ed altre vicissitudini personali, il M° Ettore Morolli, cuore e spirito della Kobudo Italia, è riuscito a portare contemporaneamente a Roma non uno, ma ben due Maestri di spessore mondiale e di chiara fama internazionale: il M° Oshiro Zenei, volto ormai noto della Manifestazione, ed il M° Hiroshi Akamine, autorità indiscussa nel settore ed erede materiale e spirituale del M° Eisuke Akamine. Mettere in piedi un Evento di tale portata e sostenerne lo sforzo organizzativo necessario é stato possibile solo grazie ad un team di persone affiatate e con la visione dell’intero progetto ben chiara in mente: è stato necessario stringere accordi con Hotel e Ristoranti, affittare Palazzetti, prenotare aerei, accompagnare i Maestri, tradurre e, visto che ai Seminari faceva seguito l’oramai tradizionale Competizione Internazionale, è stato necessario reclutare Arbitri e Presidenti di Giuria esperti, raccogliere le iscrizioni, fare le Pool, organizzare le premiazioni e le classifiche, acquistare Targhe, Coppe e Medaglie, e molto altro ancora. Tutto ciò è stato possibile solo grazie alla collaborazione leale e disinteressata di numerosi Tecnici e Atleti. Sebbene si siano verificati alcuni imprevisti che hanno momentaneamente messo in difficoltà gli organizzatori, come la temperatura eccezionalmente calda di quei giorni, la manifestazione può considerarsi ben riuscita, tanto che i due esperti giapponesi hanno riconfermato la loro presenza per il prossimo anno (salvo nuove calamità…). Come ormai da tradizione consolidata, scopo dichiarato della Kermesse è quello di riunire in un unico luogo ed in un unico evento tutti gli appassionati del settore, di ogni estrazione o stile, al fine di promuovere la disciplina nel suo complesso; fornire una vetrina in cui tutti gli interessati, esperti o meno che siano, possano trovare materiale utile per crescere o per avvicinarsi a quest’arte marziale; dove scuole diverse possano confrontare il proprio repertorio tecnico in un ambiente confortevole e accogliente, privo di falso agonismo e secondi fini. In questo modo, il Meeting, si presenta come utile strumento per cementare i rapporti tra le Scuole stesse generando quella comunione di intenti che permette a qualsiasi comunità di affrontare al meglio le sfide che gli si presentano innanzi e gettare solide fondamenta che sole garantiscono la possibilità di porre in essere progettualità di ampio respiro. Questo sogno, seppure fortemente utopistico, si sta rivelando non solo realizzabile ma, addirittura, in parte già realizzato. Mettendo al tavolo i due Maestri giapponesi e i Tecnici italiani si è riuscito ad ottenere il minimo comune multiplo intorno a cui costruire i prossimi eventi e l’ossatura generale di un progetto comune. Innanzi tutto Seminari e Competizioni viaggeranno su due binari separati ma paralleli; entrambi gli esperti concordano su una durata più ampia dei seminari, possibilmente articolati sui tre giorni (venerdì, sabato e domenica); viceversa la competizione, che implica uno sforzo organizzativo altrettanto importante, viene dirottata in un’unica giornata ad essa dedicata e slegata dai Seminari. In questa maniera, frazionando gli appuntamenti in cellule più piccole, si dovrebbe riuscire a ridurre il peso dell’impegno sostenuto sia dagli atleti che dagli organizzatori, lasciando contemporaneamente ai due Maestri giapponesi lo spazio richiesto. Passando alla nuda cronaca degli avvenimenti, la giornata di sabato 18 giugno è stata dedicata ai Seminari che si sono svolti simultaneamente in due differenti strutture; ciascun Maestro ha presentato il proprio programma in maniera autonoma ed indipendente, senza nessun vincolo da parte degli organizzatori. Ciascuna Scuola ha fruito di una propria area di lavoro in cui potersi allenare autonomamente con i rispettivi Tecnici ed ai propri Programmi; la possibilità di confronto diretto o di collaborazione è stata demandata direttamente ai Responsabili di Settore, che hanno potuto scegliere liberamente se collaborare con altri Stili oppure lavorare in maniera autonoma. Le sessioni di lavoro sono state ulteriormente suddivise fra Atleti Esperti, che hanno utilizzato le armi che presentano difficoltà tecniche superiori (come Eku, Kama, Sansetsukon, Timbei, Nunti-bo e Kuwa), e i meno esperti che, per nulla intimoriti dalla presenza degli altri, si sono cimentati con le “Armi Base” (Bo, Sai, Tonfa e Nunchaku). La giornata di domenica è stata dedicata alla tradizionale competizione di Kata di Kobudo nella quale numerosissimi appassionati hanno potuto apprezzare le molteplici sfaccettature tecniche e hanno avuto la possibilità di vedere i vari stili a confronto in una gara dai ritmi serrati.
La Competizione è stata suddivisa per Specialità (ovvero le armi), Età, Sesso e Grado, in modo da poter collocare ciascun Atleta in una Pool attagliata al proprio livello. Ogni partecipante ha potuto, così, calcare il tatami dimostrando la propria abilità scegliendo la Specialità e i Kata più confacenti alla propria preparazione ed al proprio bagaglio tecnico. Naturalmente un’attenzione particolare è stata riservata ai più giovani che per la prima volta si sono cimentati nel maneggio delle armi; oltre ad usare “armi” in gomma e/o legno, e comunque adatte all’utilizzo da parte dei bambini, sono stati gratificati con premi e attestati di partecipazione. L’intera competizione, organizzata su due tatami per dividere gli Atleti Esperti dai Principianti, è stata caratterizzata da un elevatissimo tasso di sano agonismo e da una notevole performance tecnica e stilistica. Sulle due aree di gara gli atleti più giovani hanno dimostrato tutta la propria esuberanza e voglia di primeggiare, mentre quelli più esperti si sono sfidati esibendo anche Kata particolari o armi inusuali (da notare in particolar modo il Kata di Kuruman Bo di Riccardo Menicucci e quello di Tinbei di Carlo Mangione), comunque sempre di elevatissimo spessore tecnico, che hanno suscitato sicuramente l’interesse del pubblico, ma spesso anche quello degli addetti ai lavori, non di rado mettendo a dura prova le capacità di giudizio degli Arbitri. Arbitri precedentemente formati e preparati nei Corsi di Formazione Regionali e sottoposti ad un ulteriore briefing di perfezionamento prima di partecipare alla competizione. Oltre gli atleti vincenti, al termine della giornata sono state premiate anche le Società partecipanti ed i Maestri intervenuti all’Evento. A seguire l’elenco delle prime otto Società Classificate: 1° Classificata: Asd KAISHU del M° Francesco Nardi (Roma) Ambedue le giornate hanno visto la nutrita partecipazione di Atleti e Stagisti provenienti anche dall’estero e spesso con relativi familiari al seguito. Sebbene i numeri non abbiano raggiunto la mole pre-covid, resta tuttavia un risultato di tutto rispetto che fa ben sperare per il futuro. Come da ormai consolidata tradizione, le due giornate di allenamento e di gara sono terminate con un evento conviviale collettivo in cui Atleti e Maestri seduti allo stesso tavolo hanno approfittato per scambiare idee e impressioni, ma soprattutto per consolidare i rapporti interpersonali che si sono instaurati nel corso degli anni. Caratteristica predominante della due giorni è stata l’assoluta libertà di partecipazione; ciascun Atleta, Scuola o Maestro ha potuto decidere liberamente se partecipare al solo Seminario o anche alla Competizione o alla sola Competizione tralasciando tutti gli allenamenti; gareggiare per una sola Specialità o per più Specialità o, addirittura, assistere solamente all’Evento senza prendervi parte alcuna. Vorrei concludere quest’articolo riportando il commento che ho sentito dai due eminenti giapponesi che, forse inconsapevoli di essere ascoltati e soprattutto compresi, hanno ripetuto più volte riferendosi alla manifestazione: “Ichariba-choode”[行逢りば兄弟] che letteralmente significa “una volta incontrati” [行逢りば] “siamo come fratelli” [兄弟]; ed è un detto giapponese che si riferisce ad un ambiente diverso da quello familiare ma in cui ci si sente come a casa. In calce, una breve nota biografica relativa ai Maestri in Cattedra. Il M° OshiroZenei, 8° Dan di Kobudo stile Matayoshi, allievo diretto del M° Shinpo Matayoshi ed ex responsabile di Stile per l’Europa, è attualmente membro della Commissione di Kobudo della FFKDA (Fédération Française de Karaté et Disciplines Associées; Federazione Francese riconosciuta dal CIO), nonché Direttore Tecnico della AIKO (Académie Internationale de Kobudo d’Okinawa) a cui sono associate numerose Scuole in tutto il Vecchio Continente. Attualmente vive ed insegna a Parigi. Il M° Hiroshi Akamine, 9° Dan Ryukyu Kobudo Shimbukan; Shihan di Stile, quarto figlio di Eisuke Akamine; ha iniziato gli studi con il padre per poi proseguire con Shinken Taira. Nel 2011 ha fondato la Ryukyu Kobudo Shimbukan, basata sulle tecniche apprese dal padre di cui è il Presidente e Direttore Tecnico. Vive ed insegna ad Okinawa nella città di Tomigusuku. https://www.youtube.com/watch?v=rAUaVXnfU1s
Nelle difficoltà, le opportunità "Nelle difficoltà nascono le opportunità". E' una frase di Albert Einstein, non proprio l'ultimo dei pensatori... Quando si è in difficoltà è necessario trovare nuove soluzioni e nuove strategie per superare l'ostacolo; pensare lateralmente porta a prendere coscienza di nuovi aspetti, mai considerati prima; nuovi aspetti aprono nuove porte e nuove opportunità. L'importante è non lasciarsi sopraffare dagli eventi, non ostacolarli ma cavalcarli ed indirizzarli; lasciarsi trasportare dalla corrente senza farsi sommergere; approdare a nuovi lidi. Nei momenti di difficoltà si misura il carattere.
Nonostante il momento di grande difficoltà, non solo per le Società Sportive, si cerca di andare avanti e di non gettare la spugna. Ovviamente nuovi problemi richiedono nuove soluzioni; anche le Società Sportive devono adattarsi al nuovo corso e cercare di traghettarsi verso la fine dell'emergenza. C'è chi ha optato per lo streaming, chi per le lezioni all'aperto, chi ha scelto di fare un momento di pausa, chi si limita alle sole comunicazioni e chissà quanti altri tipi di scelte possibili. Ogni Società Sportiva sta adottando una sua strategia. Non c'è un manuale da seguire. Si va a tentoni. Le buone strategie sono quelle che funzionano. Le Asd che saranno ancora in piedi fra qualche anno sono quelle che hanno adottato le strategie migliori, magari condite anche con una buona dose di fortuna.
Anche la nostra Asd nel suo piccolo sta adottando tutte le strategie necessarie a superare questo difficile momento. Le nostre attività sono state ridotte ma non soppresse; trasferite ad altre sedi ma non eliminate; adattate ma non stravolte. Grazie alla collaborazione con la USD Centocelle che gestisce un Centro Sportivo con spazi all'aperto, le nostre attività proseguono sfruttando i loro Campi di Calcetto che al momento resterebbero invece inutilizzati. Una sinergia che sta apportando piccoli benefici a tutte e due le Società Sportive, permettendo ad entrambe di sopravvivere. La ASD Kaishu, fin da novembre, sta continuando con tutte le sue Attività Istituzionali, in particolare con il Karate ed il Kobudo. Uno Stage al Mese di Karate ed uno di Kobudo, la domenica mattina, all'aperto, rispettando le distanze, così come consentito dalla Normativa Vigente. Domenica 10 gennaio 2021 ore 9.30 - 12.00 KARATE Domenica 07 febbraio 2021 ore 9.00 - 12.30 KOBUDO Domenica 14 febbraio 2021 ore 9.30 - 12.00 KARATE Domenica 28 febbraio 2021 ore 9.00 - 12.30 KOBUDO Domenica 07 marzo 2021 ore 9.30 - 12.00 KARATE Domenica 28 marzo 2021 ore 9.00 - 12.30 KOBUDO In collaborazione con la USD Centocelle Viale della Primavera 64 10th International Kobudo Meeting of Rome NELLE DIFFICOLTÀ SI CRESCE
di Vittorio Bordo Questo “evento fuori calendario”, fortemente voluto dagli organizzatori nonostante tutte le difficoltà del periodo, è stato voluto sopra tutti dal M° Morolli per festeggiare i 10 anni di attività della ASD KAISHU e per sancire il passaggio di testimone alla KOBUDO ITALIA. L’ASD KAISHU infatti, nata soprattutto per lo studio del Karate Antico e Tradizionale (termini simili ma non sinonimi), mal si adatta a sopportare anche il peso del settore Kobudo che è andato via via crescendo negli anni; da qui la necessità di creare e promuovere la nuova organizzazione nata per dare asilo e supporto ai Tecnici ed alle ASD che in Italia si dedicano a questa disciplina. Si sono uniti al progetto Maestri dalla Sicilia, Calabria, Umbria, Toscana, Campania, Piemonte e ovviamente dal Lazio. E’ stata quindi anche l’occasione propizia per presentare in maniera ufficiale i neoeletti Responsabili Regionali: per il Lazio il M° Vittorio Bordo, per l’Umbria il M° Fabio Gentileschi, per la Calabria il M° Roma Francesco e per la Sicilia il M° Granata Antonio. Dato il ricco paniere di attività da svolgere, la manifestazione avrebbe dovuto essere distribuita in due giornate e due eventi separati; sabato 24 ottobre da dedicare agli Aspetti Tecnici e Tradizionali con i Responsabili dei vari Stili e domenica 25 da dedicare invece agli Aspetti Sportivi e Agonistici con la Competizione; tuttavia per contenere i rischi ed i disagi la manifestazione è stata limitata al solo Stage, rinviando la competizione a tempi migliori. Inoltre, per una scelta consapevole e ben ponderata degli organizzatori, quest'anno non sono stati invitati che pochi Maestri dall’estero perché, seppure fortemente voluto, la sua realizzazione è stata incerta fino all'ultimo. Si è cercato quindi, nell’interesse degli Organizzatori, dei Tecnici e degli Atleti, di limitare al massimo le ulteriori complicazioni dovute a quarantene, voli, eventuali cancellazioni e, ovviamente, al rischio di contagi. Malgrado tutto sono state rappresentate al Meeting, l'Irlanda, la Francia e la Svizzera. Allo scopo di tutelare tutte le persone coinvolte, gli organizzatori hanno dovuto prendere altre decisioni difficili come quella di chiudere tutte le manifestazioni al pubblico e di limitare lo Stage alla sola Categoria Agonisti (ossia agli Atleti con più di 12 anni) tagliando fuori Bambini e Ragazzi (e con loro molti accompagnatori ed probabili affollamenti); questo approccio ha permesso di gestire meticolosamente tutti gli ingressi evitando assembramenti e contatti inutili. Tutti gli Atleti, con particolare riguardo ai minori, sono stati prelevati all’ingresso del Complesso Sportivo dal personale addetto ed accompagnati all’interno. Come vuole la prassi, all’entrata sono stati presi i nominativi con le relative temperature. In tutta l’area del palazzetto e nei locali direttamente o indirettamente toccati dall’Evento, come spogliatoi e aree di ristoro, tutti i presenti, compresi Tecnici, Arbitri e Staff in genere, hanno rispettato l’obbligo della mascherina; unica eccezioni lo Stage stesso, dove gli Atleti hanno rispettato i 2 metri di distanziamento e spesso molto di più. Questa gestione da un lato ha un po’ snaturato la manifestazione, da sempre votata agli aspetti sociali almeno quanto a quelli tecnici, dall’altro però ha permesso la sua realizzazione, altrimenti difficile da portare a termine nelle attuali condizioni. Con le premesse di cui sopra è facile intuire la concentrazione degli Atleti totalmente assorbiti dallo Stage senza nessuna distrazione; la totale assenza di pubblico, di suoni e di rumori di qualsiasi genere, ha dato a tutto l’evento una sfumatura mistica, quasi religiosa. Per cercare di spezzare la serietà della situazione, l’allenamento del sabato è stato interrotto dall’abituale momento di convivialità rappresentato dal Pranzo Sociale, anche questo adattato alle circostanze; non più lunghe tavolate al ristorante o in pizzeria come sempre ma pranzo al sacco da consumare insieme alle dovute distanze. Questo piccolo spazio informale ha permesso agli Atleti, ai Tecnici ed ai Responsabili Regionali di ritrovare un clima di normalità, incontrare vecchie conoscenze, parlare dei progetti già in cantiere e organizzare nuove manifestazioni; in sostanza si è riuscito a trovare un momento di confronto e di scambio ma, soprattutto, di fiducia nel futuro. Scendendo nei dettagli, lo stage è stato gestito nel migliore dei modi dai Maestri Francesco Nardi ed Ettore Morolli che si sono occupati, a volte scambiandosi i ruoli, rispettivamente dei Principianti e degli Esperti, offrendo a ciascun gruppo un insegnamento proporzionato alle proprie capacità. Nel corso della mattinata ci si dedicati al ripasso delle tecniche delle “Armi di Base”, quali Bo, Sai, Tonfa e Nunchaku, mentre nel pomeriggio si è voluto premiare anche i meno esperti con un assaggio delle “Armi Superiori” come i Kama (Falcetti) e l’Eku (Remo); mentre i più esperti hanno affrontato e approfondito la Kuwa (la Zappa), il Sansetsukon (Nunchaku a Tre Sezioni) il Tinbei (Scudo e Machete) ed il Nunti Bo (Arpione). Questo perché, se è vero che lo studio e la ripetizione dei fondamentali è necessario per la crescita, è altrettanto vero che è indispensabile mantenere viva la fiamma della curiosità e del desiderio sia negli Atleti giovani che in quelli meno giovani, che di fondamentali ne hanno masticati già molti. Per questo motivo dal Meeting sono usciti tutti con il sorriso; felici di aver verificato di ricordarsi i fondamentali ma ancora più felici di aver qualcosa di nuovo da raccontare. Pur essendo stata ridotta ai minimi termini, questa manifestazione ha voluto dare un segnale di continuità e di resistenza. Il messaggio che si è voluto trasmettere lo ha espresso in maniera molto chiara il M° Morolli in apertura dello Stage: “Il momento è difficile ma bisogna adattarsi e rimanere in piedi nonostante le difficoltà. Prendere tutte le precauzioni necessarie ma non farsi piegare dall’avversario, sia esso una persona che un virus”. Gli Atleti, i Tecnici, nonché le famiglie delle persone coinvolte, hanno mostrato orgogliosamente il loro lato marziale, dando poco peso sia all’assenza del pubblico che delle medaglie, consapevoli invece di aver combattuto nel loro piccolo per riportare fiducia e normalità nella vita quotidiana. Appuntamento al prossimo 11° Meeting di Kobudo che si terrà la prossima primavera 2021 sotto l’egida della neonata Kobudo Italia.
9th INTERNATIONAL
Articolo di Bordo Vittorio A distanza di un anno, l’ASD Kaishu del M° Ettore Morolli ha riportato a Roma il grande Kobudo organizzando una nuova kermesse interamente dedicata all’antica disciplina di Okinawa. Nel corso dell’evento, numerosissimi appassionati ne hanno potuto apprezzare le molteplici sfaccettature tecniche e hanno avuto la possibilità di vedere i vari stili a confronto in una gara dai ritmi serrati.
Per coloro che fossero digiuni della materia, giova accennare che il Kobudo di Okinawa è un’arte marziale originaria delle isole Ryukyu sviluppata parallelamente al Karate. La pratica del Kobudo infatti, originariamente, era insegnata insieme e contemporaneamente al Karate, come sua parte integrante; la “mano vuota” di fatto poteva benissimo impugnare gli oggetti di uso quotidiano (in particolare gli attrezzi agricoli e da pesca) e utilizzarli come vere e proprie armi. In questo contesto, parafrasando il M° Oshiro Zenei, possiamo affermare senza tema di smentita che “qualsiasi strumento diventa Kobudo” e proprio per questo motivo la disciplina è in continua evoluzione.
Sebbene numerose tecniche e kata siano già stati codificati e fissati, la varietà di strumenti e di applicazioni che contempla lasciano ampio spazio alla ricerca ed alla valorizzazione delle sue molteplici sfumature. Proprio questa sua caratteristica di fluidità, come avvenuto del resto per il Karate, ha permesso la nascita di Stili, Correnti e Scuole che hanno contribuito ad arricchirne il patrimonio tecnico; alcuni Maestri si sono dedicati ad uno strumento in particolare piuttosto che ad altri e sviluppandolo, alcuni stili hanno preferito certe tecniche o certe impugnature creando un nuovo modo di utilizzare un’arma già conosciuta, e così via. Il risultato di tutto questo lavoro costante è una disciplina viva, attiva e dinamica. Consapevole di tali caratteristiche, ormai 9 anni fa, il M° Morolli iniziava a concepire l’organizzazione di un evento finalizzato alla promozione dell’intera disciplina in cui le varie Scuole, italiane ed europee, potessero incontrarsi e confrontarsi, esibendo abilità, radici e sfumature peculiari di ciascun percorso. Al tempo stesso, la kermesse avrebbe potuto essere utile per cementare i rapporti tra le Scuole stesse generando quella comunione di intenti che permette a qualsiasi comunità di affrontare al meglio le sfide che gli si presentano innanzi. In tal modo, anche partendo da un mondo frastagliato, ponendosi tutti sullo stesso piano, si sarebbero potute gettare quelle solide fondamenta che sole garantiscono la possibilità di porre in essere progettualità di ampio respiro. Partendo dalle considerazioni appena esposte, la caratteristica principale del Meeting, fin dalla sua prima edizione, non è stata la promozione di uno Stile o di un Maestro in particolare, dell’aspetto tradizionale o di quello sportivo, ma piuttosto la promozione della disciplina nel suo insieme, anche nell’aspetto sportivo, troppo spesso snobbato nel settore, valorizzandone tutti gli aspetti e le peculiarità, anche quelli apparentemente più insignificanti. L’evento è inserito all’interno di un progetto di più ampio respiro che comprende anche Corsi di Kobudo di Stile annuali che iniziano a settembre con cadenza mensile e culminano a giugno con gli Stage Regionali e le sessioni di esami di graduazione. Vista la nutrita partecipazione di Atleti e Stagisti provenienti anche dall’estero e spesso con relativi familiari al seguito registrata nella precedente edizione, l’organizzazione ha nettamente migliorato la logistica dell’Evento stipulando una convenzione con la Hotel Borromeo Group, società titolare di numerosi Hotel e Strutture Alberghiere al centro della Capitale, per far alloggiare i gruppi a prezzi agevolati, permettendogli di amalgamarsi già dai giorni precedenti all’iniziativa. Quest’anno la partecipazione è andata al di là delle aspettative; gli Atleti hanno sfiorato i 200 iscritti, numero non eccezionale se raffrontato alle gare di Karate, ma imponente se si confronta con le altre attività organizzate nel settore. Inoltre se il numero dei partecipanti viene moltiplicato per le tre categorie in gara (stessa formula usata ad Okinawa), 1) BO, 2) SAI e TONFA, 3) ARMI SUPERIORI, si comprende subito la portata dell’Evento e la fatica degli organizzatori. Analogamente a quanto successo negli anni precedenti, l’evento è stato articolato in due giornate, oltre che per motivi di durata anche per dare spazio ad entrambi gli aspetti della disciplina: il sabato (22/02/2020) è stato riservato agli Stages, alla Formazione o, più genericamente, all’Aspetto Tradizionale; mentre la domenica (23/02/2020) è stata dedicata alla competizione.
Nella giornata di sabato ogni Scuola ha fruito di una propria area di lavoro in cui potersi allenare autonomamente con i rispettivi Tecnici e Programmi; la possibilità di confronto diretto o di collaborazione è stata demandata direttamente ai Responsabili di Settore, che hanno potuto scegliere liberamente se collaborare con altri Stili oppure lavorare in maniera autonoma. La sessione mattutina è stata dedicata agli Atleti Esperti, che si sono cimentati con le armi che presentano difficoltà tecniche superiori (Eku, Kama, Sansetsukon, Timbei, Nunti-bo e Kuwa), mentre quella pomeridiana ha visto scendere sul tatami, in un’area appositamente allestita, anche i più giovani e i meno esperti che, per nulla intimoriti dalla presenza degli altri, si sono cimentati con le “Armi Base” (Bo, Sai, Tonfa e Nunchaku).
Quest’anno insieme ai Responsabili Nazionali dei Settori Kobudo e Karate dello C.S.A.In. (Centri Sportivi Aziendali e Industriali; Ente di promozione Sportiva riconosciuto dal CONI) rispetivamente M° Ettore Morolli e M° Francesco Nardi per il Kobudo ed il M° Marco Cocci e M° Virgilio Lucheroni per il Karate, gli Ospiti d’Onore della manifestazione sono stati il M° Oshiro Zenei ed il M° Martin O’Malley. Il primo, Cintura Nera 8° Dan di Kobudo stile Matayoshi, allievo diretto del M° Shinpo Matayoshi ed ex responsabile di Stile per l’Europa, è attualmente membro della Commissione Kobudo della FFKDA (Fédération Française de Karaté et Disciplines Associées; Federazione Francese riconosciuta dal Cio), nonché Direttore Tecnico della AIKO (Académie Internationale de Kobudo d'Okinawa) a cui sono associate numerose Scuole in tutto il Vecchio Continente. Il M° O’Malley è invece Cintura Nera 4° Dan di Kobudo stile Shorin Ryu ramo Matsubayashi, allievo diretto del Soke Takayoshi Nagamine (figlio del famoso M° Shoshin Nagamine), responsabile della Commissione di Kobudo irlandese dell’IMAF (International Martial Arts Federation) e più volte vincitore del titolo irlandese ed europeo dell’IMAF di Kobudo. Sotto la guida esperta dei due illustri ospiti, i numerosi Atleti intervenuti dall’Italia e da altri paesi europei (Francia, Irlanda, Germania, Svizzera) non solo hanno potuto migliorare il proprio bagaglio tecnico di stile, ma hanno potuto vedere e, in qualche caso, hanno potuto confrontarsi con stili diversi da quello normalmente praticato dalla propria Scuola ricavandone un ulteriore arricchimento del proprio bagaglio sia tecnico che culturale.
Come da ormai consolidata tradizione, le due sessioni di allenamento sono state intervallate da un evento conviviale collettivo in cui Atleti e Maestri seduti allo stesso tavolo hanno approfittato per scambiare idee e impressioni, ma soprattutto per consolidare i rapporti interpersonali che si sono instaurati nel corso degli anni. Per valorizzare anche il segmento giovanile e quello più agonistico del settore, la domenica successiva è stata dedicata alla competizione. Competizione suddivisa per Specialità (le armi, ovvero gli strumenti agricoli e di uso quotidiano), Età, Sesso e Grado; in modo da poter collocare ciascun Atleta in un girone attagliato al proprio livello. Ogni partecipante ha potuto, così, calcare il tatami dimostrando la propria abilità scegliendo la Specialità e i Kata più confacenti alla propria preparazione e al proprio bagaglio tecnico. Naturalmente un’attenzione particolare è stata riservata ai più giovani che per la prima volta si sono cimentati nel maneggio delle armi; oltre ad usare “armi” in gomma e/o legno, e comunque adatte all’utilizzo da parte dei bambini, sono stati gratificati con premi e attestati di partecipazione.
L’intera competizione, organizzata su due tatami per dividere gli Atleti Esperti dai Principianti, è stata caratterizzata da un elevatissimo tasso di agonismo e da una notevole performance tecnica e stilistica. Sulle due aree di gara gli atleti più giovani hanno dimostrato tutta la loro esuberanza e voglia di primeggiare, mentre quelli più esperti si sono sfidati esibendo anche Kata particolari o con armi inusuali, comunque di elevatissimo spessore tecnico, che hanno suscitato sicuramente l’interesse del pubblico, ma spesso anche di quello degli addetti ai lavori, ed a messo a dura prova le capacità di giudizio degli Arbitri. Arbitri già preparati ed istruiti nei Corsi di Formazione Regionali che però, prima della competizione, si sono sottoposti ad un ulteriore briefing per perfezionare ed ottimizzare le procedure di gara. Al termine della giornata, oltre gli atleti vincenti, sono state premiate anche le Società partecipanti ed i Maestri intervenuti all’Evento. Caratteristica predominante della due giorni è stata l’assoluta libertà di partecipazione; ciascun Atleta, Scuola o Maestro ha potuto decidere liberamente se partecipare al solo Stage, a più di uno Stage, anche alla Competizione o alla sola Competizione tralasciando tutti gli allenamenti; gareggiare per una sola Specialità o per più Specialità o, addirittura, assistere solamente all’Evento senza prendervi parte alcuna. Come è stato ribadito più volte dai responsabili, da parte degli organizzatori c’è la completa disponibilità ai cambiamenti e la “vocazione” a mantenere aperta la manifestazione a tutte le Scuole ed a tutti i Maestri interessati purché, con le parole del M° Morolli: “il tutto rimanga imperniato nei cardini del mutuo rispetto e della piena collaborazione, perché se da un lato le porte sono spalancate a tutti i “Maestri”, più o meno “Grandi”, dall’altro saranno chiuse ermeticamente a tutte le “Prime Donne”. Al di là di qualsiasi tipo di valutazione personale, la quantità di Stili, di Scuole e di armi presenti alla manifestazione ha dato vita ad uno spettacolo estremamente vario ed interessante, soprattutto se raffrontato con l’attuale panorama italiano delle arti marziali, troppo spesso ingessate in stereotipi e regole asfissianti. Se osservata sotto questo punto di vista, la manifestazione ha raggiunto pienamente il proprio scopo. Come ultima nota di cronaca menzioniamo con piacere le Società che con la loro partecipazione, hanno permesso la buona riuscita dell’evento:
1) M° Leto Salvatore K2 Space Gym (RM) 2) M° Romito Angelo Race Fitness (RM) 3) M° Gentileschi Fabio Yuushikan Acquapendente (VT) 4) M° Bordo Vittorio Ronin Kai (VT) 5) M° Di Campli Francesco Ronin Kai (Tuscania - VT) 6) M° Cocci Marco Yama Arashi (RM) 7) M° Cocci Giulia Talenti Sporting Club (RM) 8) M° Checchi Diego I Shin Den Shin Dojo (Subiaco - RM) 9) M° O’Malley Martin White Tiger Martial Arts (Ireland) 10) M° Husson Tania Okinawa Kobudo Conthey (Switzerland) 11) M° Alibrandi Vincenzo Wellness Jolly S.S.D (San Cesareo – RM) 12) M° Di Battista Ivano TKA Italia (San Cesareo - RM) 13) M° Mangione Marco Koryu Okinawa Karate e Kobudo (NA) 14) M° Ritche Meyer Bun Bu Dojo (Hamburg - DE)
E l'elenco dei risultati: BEG: BEGINNER SPECIALTY: BO CHILD - Male - BEG KID - Male - BEG KID - Male - INT KID/ YOUTH - Female - BEG YOUTH - Male - BEG YOUTH - Male - INT ROOKIE - Female - BEG ROOKIE - Male - BEG ROOKIE - Male - INT ROOKIE/CADET - Female - INT CADET/JUNIOR/VETERAN - Female - BEG CADET - Male - BEG CADET - Male - INT JUNIOR/SENIOR/VETERAN - Female - EXP SENIOR/ VETERAN - Male - BEG SENIOR/ VETERAN - Male - INT CADET/JUNIOR - Male - EXP SENIOR/VETERAN - Male - EXP
CHILD - Male - BEG KID - Male - BEG YOUTH 2009 - Male/Female - BEG YOUTH 2010 - Male/Female - BEG YOUTH - Male - INT ROOKIE - Male - BEG ROOKIE - Female - BEG ROOKIE - Male/Female - INT CADET/JUNIOR/SENIOR - Female - BEG CADET - Male - INT CADET - Female - INT SENIOR/VETERAN - Male - BEG SENIOR/VETERAN - Male - INT SENIOR/VETERAN - Male - EXP SENIOR/VETERAN - Female - EXP SPECIALTY: SUPERIOR WEAPONS CHILD - Male - BEG KID - Male - BEG YOUTH - Male - BEG ROOKIE - Male/Female - BEG ROOKIE/CADET - Female - INT CADET - Male - BEG CADET - Female - BEG JUNIOR/SENIOR/VETERAN - Male - BEG
CADET/JUNIOR/SENIOR/VETERAN - Male - INT CADET/JUNIOR/SENIOR/VETERAN - Male - EXP CADET/JUNIOR/SENIOR/VETERAN - Female - EXP
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